Segue dalla prima parte.

Capire le condizioni di un obiettivo è un’operazi0ne molto più semplice. Le cose fondamentali da verificare sono due: le lenti e l’autofocus.

Le lenti frontali e posteriori devono essere perfette. Non devono mostrare il benché minimo segno, graffio o scalfittura. Se proprio l’obiettivo fosse un affare, potreste soprassedere su qualche segno leggerissimo, che sarebbe visibile solo a piccole aperture di diaframma. Il mio consiglio è però di lasciare comunque perdere, perché un minimo danneggiamento al rivestimento superficiale antiriflesso potrebbe portare ad un progressivo peggioramento del problema, rendendo la lente inutilizzabile.

Questo attacco è un po' usurato, ma la lente posteriore è perfetta.
Anche l’autofocus deve agire in maniera impeccabile. Per gli obiettivi senza motore ultrasonico, un certo rumore ed una leggera lentezza nella messa a fuoco è del tutto normale, mentre per quelli che ne sono dotati il rumore dovrebbe essere praticamente inavvertibile ed il movimento, in buone condizioni di luce, poco meno che istantaneo.

C’è una ulteriore prova che dovreste effettuare, in teoria anche sulle lenti nuove, che serve ad evidenziare eventuali problemi di front/back-focus: un obiettivo con tale problema non mette a fuoco nel punto preciso che la macchina indica, ma in un piano leggermente più vicino o lontano, causando una messa a fuoco imperfetta o completamente errata.Per verificare ciò, esistono dei piccoli grafici da stampare, i quali dovrebbero essere fotografati da un angolo di circa 45° ed a distanza ravvicinata, possibilmente con il treppiede, con la più grande apertura del diaframma consentita, mettendo a fuoco nel punto indicato. Analizzando poi la foto sul display, vi dovreste rendere immediatamente conto se il fuoco cade nel punto esatto o se è spostato più vicino o più lontano rispetto a voi. A questo indirizzo potrete trovare il foglio di test e tutte le istruzioni su come fare una prova il più possibile attendibile.

Ovviamente il difetto di front/back-focus deve rivelarsi assente, o in ogni caso il più limitato possibile, in quanto è un grave problema che può essere corretto solo mandando in assistenza l’obiettivo, con ovvie conseguenze quanto a spesa e tempo. Alcune macchine più recenti permettono di correggere la messa a fuoco, entro un certo limite, ma sarebbe sempre meglio disporre di obiettivi già precisi sotto questo aspetto. Se però disponete di una di queste macchine, e la taratura si rivelasse sufficiente, potreste chiedere un sostanziale sconto.



Evidentemente questo tele è stato usato per piantare i picchetti in campeggio.

Sugli obiettivi stabilizzati, dovreste verificare anche questo sistema, ma non esiste un modo semplice ed immediato per farlo. In realtà, dovrebbe essere sufficiente abilitare o meno lo stabilizzatore e guardare nel mirino per rendersi conto della differenza. Ma potreste ugualmente non accorgervene, soprattutto alle focali più corte. In ogni caso, anche questo è un sistema abbastanza affidabile e non dovreste preoccuparvene eccessivamente.

Non dimenticatevi poi di verificare le condizioni esterne dell’obiettivo. Graffi o ghiere leggermente consumate sono difetti nella norma, causati da un utilizzo tutto sommato accettabile. Vernice scrostata, ghiere completamente lisce e scritte assenti indicano invece un utilizzo piuttosto pesante. Tali condizioni non devono farvi desistere dall’acquisto, perché ciò che conta è poi la resa reale, ma possono farvi fruttare un deciso sconto dal venditore. Ovviamente a patto che le condizioni delle lenti e dell’autofocus siano perfette.

Ehm, una crepa ce sembra il Grand Canyon non è una nuova innovativa caratteristica.

Anche la baionetta è un chiaro segno che mostra come e quanto è stato utilizzato un obiettivo. Solitamente è in metallo e non dovrebbe mostrare che pochi segni. Alcuni obiettivi molto economici potrebbero invece averla in plastica e mostrare segni più profondi. In entrambi i casi, però, l’attacco deve risultare perfetto, non deve prestare resistenza all’inserimento nel corpo e non deve causare il benché minimo movimento una volta fissato alla macchina, creando con essa un corpo unico e solido. Non transigete su questo aspetto, così come sullo stato delle lenti.

Un’ultima cosa da controllare è il funzionamento delle ghiere e degli interruttori. Le prime (messa a fuoco ed eventuale zoom) devono ruotare liberamente, con una certa resistenza (che non deve comunque essere eccessiva) ma soprattutto in modo fluido, senza scatti. Gli interruttori (AF/MF, limitatore di fuoco, stabilizzatore, ecc…) devono poter essere azionati senza uno sforzo eccessivo, ma neanche spostarsi al minimo tocco.

In questo caso gli imballi non sono necessari, anche perché già il nuovo non contiene nulla di più dell’obiettivo stesso e di un piccolissimo manuale di utilizzo. Se però è presente il paraluce ed una sacca imbottita, chiedete che siano presenti anch’essi nella spedizione.

 


Tra gli accessori usati potreste trovare utile il cavalletto. Non c’è un grosso mercato dell’usato per questo prodotto, ma ogni tanto qualche buona offerta si trova. Un cavalletto è infatti quasi “per la vita”, quindi difficilmente qualcuno se ne disfa. Controllate quindi attentamente lo stato esterno delle gambe, dovreste trovare qualche segno solo nelle vicinanze dei piedini e della testa, mentre per il resto devono essere in buono stato e senza rientranze che possano pregiudicarne la solidità.

Una testa Manfrotto sotto torchio.

La testa deve muoversi fluidamente in tutti i sensi ed in tutto l’arco di rotazione. Le manopole devono stringersi ed allentarsi senza sforzo ma, soprattutto, devono effettivamente fare una presa salda sulla testa, bloccandone il movimento in modo totale.

Quasi tutti i cavalletti più recenti possiedono una piastra di aggancio rapido, che dev’essere in questo caso compresa nell’offerta. L’aggancio di questa piastra alla testa deve avvenire con un movimento a scatto che provochi un aggancio solido e senza alcun “gioco”. La piastra di aggancio mostrerà certamente segni di usura e diversi punti dove la vernice (solitamente nera) risulterà scrostata;  in questo caso l’usura è perfettamente normale e non rende meno efficace la solidità del fissaggio finale. Ovviamente chiedete che siano presenti tutti gli accessori, come la borsa o la tracolla per il trasporto, le chiavi per le regolazioni, ecc…

I moltiplicatori di focale, così come i filtri, devono essere trattati come obiettivi in tutto e per tutto, anche se dovreste considerare che il loro uso non è così frequente come quello che se ne va delle lenti, quindi deve mostrare buoni condizioni esterne.

Al contrario, i tubi prolunga non hanno particolari controindicazioni, essendo in pratica solo degli accoppiamenti meccanici/elettronici. Controllate dunque che non presentino giochi una volta montati tra macchina e lente e che trasmettano correttamente i segnali elettrici tra i due componenti. Se l’AF funziona e la macchina non vi da alcun tipo di errore, dovrebbe essere tutto a posto.


Per le borse e zaini vari, l’unica cosa che conta è l’usura. Non dovreste trovare strappi o addirittura buchi, né all’esterno né all’intero. Il tutto dovrebbe essere abbastanza pulito, soprattutto dentro. Controllate che ci siano tutti i divisori interni e che le zip e le chiusure agiscano in modo normale. Non siate comunque troppo esigenti, perché le borse servono a trasportare e proteggere la vostra attrezzatura, quindi anche se sono un poco sciupate non importa, a patto che espletino correttamente la loro funzione.

Anche se in ottime condizioni, questo zaino non è adatto alla vostra attrezzatura.
L’impugnatura verticale è un altro accessorio che può farvi risparmiare molto nel mercato dell’usato. Anche qui è sufficiente verificarne il funzionamento sulla macchina, che non dia problemi di incompatibilità (soprattutto con quelli non originali) e che ghiere di selezione pulsanti vari funzionino correttamente.

Per tutti gli altri accessori (paraluce, telecomandi di scatto a distanza, cinghie di trasporto, ecc….), non trattandosi di materiali dall’uso intensivo, dovreste trovarli praticamente pari al nuovo. Ovviamente è sufficiente che siano funzionali allo scopo (cioé che il paraluce pari la luce, il telecomando di scatto faccia scattare a distanza, ecc…) per farvi procedere tranquillamente all’acquisto.

L’ultimo appunto va alle schede di memoria. Dato il costo davvero ridotto di questi componenti, non consiglio molto l’acquisto di prodotti usati. E’ vero che l’affidabilità delle memorie più recenti è molto elevata, ma difficilmente riuscireste a capire quanto una memoria è stata utilizzata e solo con diverse prove potreste rendervi conto di eventuali problemi di memorizzazione, che potrebbero causare una spiacevole, se non drammatica, perdita di dati.

Considerate che tutto il vostro lavoro, i momenti più belli della vostra vita, sono affidati ad essa; concorderete con me che spendere qualcosa in più per acquistare delle schede nuove, sono soldi ben spesi. 


Mercatino Fotografico

Eccoci dunque al termine di questa lunga guida, dove spero di aver incluso più elementi possibili che vi aiutino a scegliere al meglio i vostri futuri acquisti. Ho però lasciato per ultimo il consiglio più sensato, cioè quello di affidarsi al proprio buon senso. Se sentite qualcosa di strano, che non combacia con il contesto, lasciate perdere. Non cercate l’affare a tutti i costi, perché

finireste per entrare in situazioni complicate. Fatevi dare al venditore più dati possibili su di lui (nome, numero di telefono, indirizzo, ecc…), ma anche sulla merce (nome preciso, fotografie, ecc…). Cercate di chiarire tutti i punti, prima di concludere.

Una cosa molto importante è difendersi dai delinquenti, sia da quelli che vogliono solo privarvi dei vostri denari, non spendendo la merce o inviandovi qualcosa di diverso da quello che pensavate, sia da coloro che cercano di rivendere materiale rubato. Sopratutto con questi ultimi, dovete prestare moltissima attenzione, anche perché acquistando materiale rubato rischiate anche voi accuse pesanti sotto il profilo penale. Se dunque il venditore non è conosciuto, fatevi mandare i numeri di serie, in modo da poterli controllare nei vari database redatti allo scopo.

Per esperienza personale, ho acquistato diverso materiale usato, fotografico e non, e non ho mai avuto problemi. Quindi, se è pur vero che portare a termine affari online necessita di più attenzioni rispetto allo scambio fisico, non abbiate paura ad avventurarvi in questo mercato.

Vi posso assicurare che, con le dovute cautele, potrete risparmiare molto sul vostro corredo, senza al contempo farvi mancare nulla ci ciò di cui avete bisogno.

Buoni acquisti.